mercoledì 21 luglio 2010

TANTO E' UN GIOCO

(da una curiosa lettera al blog)
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Cara LuShaoLong,
ieri passavo per caso al bocciodromo di Manerbio e ho visto un gruppo di persone della vostra palestra che facevano un gioco simile alla pallacanestro, su un campo da pallacanestro, con una palla simile a quella della pallacanestro e regole strane tipo quelle della pallacanestro. Sono rimasta affascinata da tale disciplina, dal fervore in campo e dalla voglia di vincere di entrambe le squadre, ma non ho ben capito che gioco fosse ne tanto meno il motivo di tale agonismo, qualcuno me lo può spiegare?! come è andata la partita? chi ha vinto?
P.S. spero tanto abbiano vinto quelli in maglia bianca che mi stavano simpatici.
complimenti per il blog, saluti
Cinzia.
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(risponde wolverine)

Cara Cinzia,

lo spettacolo a cui ha assistito ieri era l'attesissimo quarto atto di una serie di epiche sfide, organizzate dalla nostra palestra per testare la valorosità dei propri membri! Di chiara ispirazione Olimpionica, ma rivisitate in chiave moderna per questioni etiche e di budget ridotto, non garantiscono ne fama, ne soldi, ma consentono alla palestra che prevarrà sull'altra di sfottere goliardicamente la perdente sfoggiando una luccicosa coppa!!

La sua lettera non è diversa da molte altre, spesso chi ci scrive ci fa notare il nostro "curioso" stile nel gioco della pallacanestro, ma colgo l'opportunità per sottolineare che non è basket.
Sembra tale agli occhi dell'inesperto, solo perché si tira a canestro; ma come diciamo noi far girare le braccia non significa fare meihua.

Non mi dilungo troppo sulle complicate regole del nostro gioco ( molto misteriose e che , francamente, non ho capito bene neanche io) ne sulla sua somiglianza con la pallacanestro. A discapito di un lungo elenco di norme e postille, ci sono in realtà poche cose da sapere, ( e da quanto ho capito necessarie per vincere):

- ci sono due squadre da 5 elementi ciascuno, più le eventuali riserve.
- è severamente vietato passeggiare con la palla in mano.
- Lo scopo del gioco è infilare una apposita palla in un anello metallico avversario posto ad una determinata altezza da terra;
- chi infila più palloni in un determinato tempo vince. il ché appare facile,ma presto ci si sente come l'ingenuo omino che nelle sagre di paese cerca di vincere il premio, centrando un barattolo con una pallina, rapidamente sopraggiunge il dubbio che l'anello del canestro sia più stretto della palla! (sabotaggio?!)
- se si è a corto di fiato, o c'è bisogno di fermare il gioco un attimo non c'è il time-out, basta gridare "fallo" e i giocatori cominciano a discutere su chi a fatto cosa a chi, animatamente, come anziani nei pressi di un lavoro stradale (e l'unico modo di farli smettere è assecondarli dandogli ragione.)

Per il resto mi limito alla cronaca: La squadra di Bagnolo (in tenuta bianca, per cui lei fa il tifo) ha combattuto agguerritamente contro la compagine di Manerbio (tenuta nera), ma per sua fortuna ha perso. Il primo tempo è stato di chiaro dominio Manerbiese che accumula un discreto vantaggio, grazie ad un gioco fluido, una buona organizzazione tattica e una discreta mira. La risposta avversaria produce una imponente rimonta. Grazie ad un numero di cambi maggiore, che garantisce loro una maggior freschezza, e al favore del calar delle tenebre, il Bagnolo sfrutta la stanchezza e l'imprecisione dei "neri", riesce a produrre buone trame offensive ed arriva quasi ad agguantare il pari. "Quasi", perché contro l'esperienza e la calma, non si vince. Manerbio batte Bagnolo è porta la serie sul 3-1, e comincia a sognare!

2 commenti:

  1. vero,anch'io mi sono soffermato un istante ad osservare,ma non ho capito bene bene,poi sono stato attratto da un cartello con scritto attenzione scavi che delimitava una buca e la curiosità è stata troppa.
    cpt.Brakko

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